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Penso, penso troppo. Oggi ho pensato per due minuti a dei miei ex amici. Ho cambiato parecchi, sono stato vittima e carnefice di delusioni. Vai avanti con le tue forze, con la spinta del "se non ti aiuti, Dio non ti aiuta!" Quella voglia di emergere, di non rimanere sempre con gli stessi ideali, di confrontarmi con etnie diverse, paesi e città diverse. Ho pianto alle innumerevoli sconfitte e ho festeggiato alle vittorie perché erano poche. Sono diventato menefreghista. Ho fatto parlare di me, mi hanno detto cattiverie nei salotti delle case e pubblicamente sui social network. Ho sentito pettegolezzi crudeli, insomma, bordello. Quei discorsi che piacciono a tutti. Soddisfazioni che fanno ancora parlare. Il sottoscritto che non sapeva leggere e scrivere, che doveva andare in un centro e che non avrebbe fatto nulla in vita sua perché i suoi genitori sono separati. "Non farà niente in vita sua, poverino. Che condanna avere due genitori separati. È da tenere sotto controllo!" Poi, le battutine fatte dalle perpetue, i passaggi con le macchine non dati, gli inviti alle feste mai arrivati, gli insulti sui chili di troppo. Ed infine, le critiche sulla laurea.
Ma la gente parla e parla e continuerà a farlo. Parla al mercato e dalla parrucchiera, parla dalla sarta e dal fruttivendolo, parlano durante la messa e sul treno. La gente parla e parla. Non va mai in letargo e costa a te continuare a camminare a testa alta, a schiena dritta e con la tua intelligenza perché solo tu sarai il pettegolezzo di te stesso.